28 luglio 2018 – TEATRO ROMANO di SPOLETO
Di solito un gala del genere viene detto un “omaggio”, tuttavia ci sono alcuni artisti, quelli immensi e irraggiungibili, a cui un tributo va ‘pagato’ da altri artisti che sono stati da loro ispirati. Un tributo figurativo, è chiaro, ma cionondimeno un’offerta votiva a colui che è “il Signore della Danza”, come per dire: “Se noi siamo qui e danziamo, è grazie a te”. Ecco il senso del gala internazionale Tributo a Rudolf Nureyev a cura di Daniele Cipriani (fiore all’occhiello, insieme a Les Étoiles, della Daniele Cipriani Entertainment) che va in scena al Teatro Romano di Spoleto (per I Love Spoleto) il 28 luglio alle ore 21.15.
A 80 anni dalla sua nascita – e 25 dalla scomparsa – il ballerino per antonomasia Rudolf Nureyev vive. Vive nella memoria di chi ha visto quei suoi famosi salti, che parevano fermarsi – per qualche interminabile istante – a mezz’aria, e le sue intense interpretazioni che, per la prima volta dopo Nijinsky, resero il danzatore maschile vero protagonista del balletto classico. Vive nell’immaginario degli spettatori giovani che non l’hanno mai visto e per cui Nureyev è, pertanto, un mito, una leggenda. Vive nello meraviglia di chi ha seguito solo le cronache delle sue gesta, teatrali anche nella biografia: fin dalla nascita nel 1938, su un treno della Trans-Siberiana nei pressi del Lago di Baikal, e il cui culmine fu quel famosissimo salto del 1961 con cui il “Tartaro Volante”, in fuga dall’URSS, scavalcò le transenne all’Aeroporto di Parigi per volare verso la libertà dell’Occidente.
Vive nell’ispirazione dei ballerini per i quali la sua siderale bravura, la sua totale dedizione all’arte danza, sono esempi da seguire. Ecco perché stelle internazionali accorreranno a Spoleto per pagare il loro ‘tributo’ a Rudolf Nureyev e condurre gli spettatori di Tributo a Rudolf Nureyev in un viaggio attraverso i ruoli più significative della carriera della sua carriera.
Dal teatro che fu di Nureyev (ai suoi tempi si chiamava Kirov), il Mariinsky di San Pietroburgo, arrivano i ballerini Xander Parish, Maria Khoreva, Anastasia Nuikina e Daria Ionova per danzare Apollo di George Balanchine e un passo a due tratto da Marguerite et Armand di Frederick Ashton che fu cucito addosso a Nureyev e alla sua partner d’elezione, Margot Fonteyn. Ad interpretare Le jeune homme et la Mort di Roland Petit (rimontato da Luigi Bonino), ci saranno Baktiyar Adamzhan (Teatro dell’Opera di Astana, Kazakistan) e Nicoletta Manni, étoile del Teatro alla Scala. Dall’Opéra National de Bordeaux arrivano Oleg Rogachev e Marc-Emmanuel Zanoli che interpreteranno il duo maschile Chant du compagnon errant di Maurice Béjart, indimenticabilmente danzato alla creazione da Nureyev con Paolo Bortoluzzi. Né mancheranno a Tributo a Rudolf Nureyev i momenti di grande virtuosismo che mandavano in visibilio il pubblico di Nureyev: il passo a due che ne rivelò i prodigi, Il Corsaro, qui danzato dalle nuove stelle della Scala, Martina Arduino e Mattia Semperboni, e quello da Don Chisciotte, in cui l’azero Adamzhan avrà accanto la russa Tatiana Melnik (prima ballerina all’Opera di Stato Ungherese). Ma anche il passo a due del Cigno Bianco tratto dal Lago dei Cigni (interpretati dai due scaligeri) in cui il Nureyev danseur noble incarnava l’essenza stessa dell’eleganza.
La stella più richiesta dalle maggiori compagnia di danza e dai teatri più celebri, Nureyev fu anche uomo di fine intelligenza e cultura che volle addirittura misurarsi con la direzione d’orchestra; sarà proprio una rara registrazione, diretta da Nureyev, che accompagnerà le raffinate proiezioni multimediali del video artista Massimiliano Siccardiin apertura di Tributo a Rudolf Nureyev.
Profondamente legato all’Italia dove era solito ritirarsi nella solitudine della “sua” isola Li Galli (al largo di Positano) e dove calcò numerosi celebri palcoscenici, è naturale che, mentre i teatri di tutto il mondo commemorano il duplice anniversario di Nureyev, un tributo particolarmente importante gli venga reso in Italia e, in particolare a Spoleto dove fu due volte: nel 1964, accanto alla Fonteyn in Raymonda (sua la coreografia) e nel 1984 ,accanto a Sylvie Guillem in un passo a due tratto da Apollo, balletto che Tributo a Rudolf Nureyev ripropone in forma integrale.
Dice Daniele Cipriani di Tributo a Rudolf Nureyev: “Sì, Rudolf Nureyev vive. La sua forte presenza aleggia tuttora nel mondo della danza, lui è il nume tutelare della mia attività. Nel luglio 2013 curai il primo Tributo a Rudolf Nureyev al Parco della Musica a Roma in occasione del ventennale della sua morte. La serata Apollineo e Dionisiaco, mio orgoglio, fa parte della storia del balletto in quanto unico spettacolo di danza mai tenutosi sull’isola Li Galli appartenuta a Nureyev. Ma a prescindere dagli spettacoli legati specificatamente a lui, per chi come me idea, organizza e produce spettacoli di danza, Rudolf Nureyev è l’ispirazione a cercare sempre l’eccellenza e a proporla al pubblico.”
Teatro Romano di Spoleto, 28 luglio 2018. Danzano:
Bakhtiyar Adamzhan – Opera di Astana
Martina Arduino – Teatro alla Scala di Milano
Daria Ionova – Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Maria Khoreva – Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Nicoletta Manni – Teatro alla Scala di Milano
Tatiana Melnik – Hungarian State Opera
Anastasia Nuikina – Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Xander Parish – Teatro Mariinsky di San Pietroburgo
Oleg Rogachev – Opéra National de Bordeaux
Mattia Semperboni – Teatro alla Scala di Milano
Marc-Emmanuel Zanoli – Opéra National de Bordeaux
Programma
Le Chant du compagnon errant con l’autorizzazione di Fondation Maurice Béjart, coreografia Maurice Béjart, musica Gustav Mahler, danzano Oleg Rogachev, Marc-Emmanuel Zanoli.
Le Jeune Homme et La Mort con l’autorizzazione di Les Ballets Roland Petit, libretto Jean Cocteau, musica Johann Sebastian Bach, coreografia Roland Petit ripresa da Luigi Bonino, scene Georges Wakhévitch, costumi Christian Berard / Barbara Karinska, luci Jean-Michel Désiré, danzano Nicoletta Manni, Baktyiar Adamzhan.
Marguerite and Armand (The second act, White Adagio) con l’autorizzazione di Ashton Ballets, coreografia Frederick Ashton, musica Franz Lizst, costumi Cecil Beaton, danzano Maria Khoreva, Xander Parish.
Apollo con l’autorizzazione di The George Balanchine Trust, coreografia: George Balanchine, musica: Igor Stravinsky, danzano: Xander Parish (Apollo), Maria Khoreva (Tersicore), Anastasia Nuikina (Polimnia), Daria Ionova (Tersicore).
Le Corsaire (pas de deux, II atto) coreografia Marius Petipa, musica Riccardo Drigo, danzano Martina Arduino, Mattia Semperboni.
Il Lago dei Cigni (pas de deux del Cigno bianco, II atto) coreografia Lev Ivanov, Rudolf Nureyev, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij, danzano Martina Arduino, Mattia Semperboni.
Don Chisciotte (pas de deux, III atto) coreografia Marius Petipa, musica Ludwig Minkus, danzano Tatiana Melnik, Baktyiar Adamzhan.