a cura di Tamar Tchitchiboshvili
La Georgia è una delle più antiche regioni vinicole del mondo. Le valli fertili del Caucaso meridionale hanno favorito il nascere delle prime coltivazioni di vigna sin dell’età neolitica, circa 8.000 anni fa. Grazie alla produzione millenaria e al ruolo chiave economico giocato, la storia dell’identità di questo si intreccia con le tradizioni del vino georgiano.
Tra le regioni più note della Georgia dove si produce il vino vi sono Kakheti, Kartli, Imereti, Racha-Lechkhumi e Kvemo Svaneti e l’Abkhazia. La regione principale è il Kakheti, che produce il 70% delle uve della Georgia.
Da non dimenticare che il vino è parte integrante della cultura georgiana. Il vino fa scorrere il tempo più lento durante le supra e le Tamada. Tutte le famiglie hanno del vino appositamente preparato per queste occasioni.
Le radici del vino georgiano sono state fatte risalire dall’archeologia al periodo in cui i popoli del Caucaso meridionale scoprirono che il succo d’uva selvatica, una volta lasciato sepolto sotto terra per il periodo invernale, diventava un “liquido” bevibile. Questa idea del sotterramento è stata mantenuta nel tempo, in quanto il vino, servito nei vasi d’argilla kvevris, tipici della tradizione, prima di essere bevuto, viene tenuto sepolto, così da mantenere la temperatura del suolo. kvevrisi, una volta chiusi con un tappo di legno e sigillati con la terra, possono essere tenuti sepolti fino a 50 anni.
Durante la cristianizzazione del paese, secondo la tradizione, San Nino, predicatore nella regione Kartli, portava appunto una croce in legno di vite.
L’UNESCO ha tra l’altro aggiunto l’antico metodo di vinificazione georgiano tradizionale, che prevede l’utilizzo di giare di terracotta kvevri, alla lista del Patrimonio culturale mondiale.
IL VINO GEORGIANO OGGI
La Georgia occupa il secondo posto nella produzione di uva da vino fra gli stati della ex Unione Sovietica. Attualmente, il vino è prodotto da migliaia di piccoli agricoltori (soprattutto utilizzando tecniche tradizionali della vinificazione), ed anche in alcuni monasteri.
Le condizioni territoriali e climatiche sono ottimali per la vinificazione. Si hanno infatti estati poco soleggiate, con inverni miti, al riparo quindi dal caldo e dal gelo. Le sorgenti naturali abbondano e i corsi d’acqua delle montagne del Caucaso sono ricche di minerali che portano fino a valle.
Tradizionalmente, i vini georgiani portano il nome della regione di origine, e del distretto o del villaggio, molto simile a vini regionali francesi come Bordeaux o Borgogna. Come per questi vini francesi, i vini georgiani sono di solito una miscela di due o più uve. I vini georgiani sono classificati come dolce, semi-dolce, semi secco, asciutto, fortificato e frizzante. Le varietà semi-dolci sono le più popolari.
1. VELLINO – Mtsvane 2018: 3 mesi di macerazione, affinamento in anfora e poi 6 mesi di acciaio 2. VELLINO – Mtsvane & Rkatsiteli 2017: blend 50% – 50%, 4 mesi di macerazione in acciaio 3. VELLINO – Tavkveri 2019: rosato, 4 ore di macerazione in acciaio, separazione dalle bucce per gravità, solo il succo viene fermentato
4. VELLINO – Rkatsiteli 2018: macerazione in anfora per 6 mesi
5. VELLINO – Saperavi 2018: macerazione in anfora, poi acciaio per 6 mesi
6. BROTHERS KHUTSISHVILI – Rkatsiteli 2018: macerazione di 6 mesi in anfora, successivi 6 mesi in acciaio 7. BROTHERS KHUTSISHVILI – Kisi 2017: macerazine di 6 mesi in anfora, poi 6 mesi di acciaio 8. BROTHERS KHUTSISHVILI – Saperavi 2017: 6 mesi di macerazione in anfora, poi 6 mesi di acciaio
9. ABDUSHELISHVILI – Rkatsiteli 2019: 10 mesi di affinamento in anfora
10. ABDUSHELISHVILI – Rkatsiteli 2018: 18 mesi di affinamento in anfora
11. ABDUSHELISHVILI – Saperavi 2017: 24 mesi in anfora, vinificazione con raspi
12. 8MILLENNIUM – Rkatsiteli 2018: fermentazione alcolica spontanea, poi 6/7 mesi in anfora senza travasi; successiva separazione dalle fecce e poi altri 12/14 mesi di ulteriore affinamento in anfora 13. 8MILLENNIUM – Rkatsiteli 2017: fermentazione alcolica spontanea, poi 6/7 mesi in anfora senza travasi; successiva separazione dalle fecce e poi altri 12/14 mesi di ulteriore affinamento in anfora 14. 8MILLENNIUM – Saperavi 2018: fermentazione alcolica spontanea, poi 6/7 mesi in anfora senza travasi; successiva separazione dalle fecce e poi altri 12/14 mesi di ulteriore affinamento in anfora 15. 8MILLENNIUM – Saperavi 2017: fermentazione alcolica spontanea, poi 6/7 mesi in anfora senza travasi; successiva separazione dalle fecce e poi altri 12/14 mesi di ulteriore affinamento in anfora
16. NAPHERI – Saperavi Qvevri 2019
17. NAPHERI – Goruli Mtsvane Qvevri 2019
18. NAPHERI – Tsarapi Rkatsiteli Qvevri 2019
19. NAPHERI – Chinuri Qvevri 2019
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