La VII edizione della sfida SINA CHEFS’ CUP CONTEST

Prende il via da Roma la VII edizione della sfida SINA CHEFS’ CUP CONTEST tra coppie di chef stellati lungo la penisola: teatro dell’evento il neonato ristorante The Flair, all’ultimo piano dell’Hotel SINA Bernini Bristol, con la sua vista mozzafiato sulla città.

Protagonisti della serata romana gli chef Oliver Glowig (2 stelle Michelin, ristoranti “Toca” di Toronto, “Primavera” in Bahrain e “Barrique” a Poggio Le Volpi) e Paolo Gramaglia (1 stella Michelin, ristorante “President” a Pompei) insieme al resident chef Alessandro Caputo del ristorante The Flair.

Una grande giuria eccezionale composta da Giuseppe Cerasa, direttore ed ideatore di tutte Le Guide di Repubblica, Paolo Zappitelli caporedattore de Il Tempo e Guido Barendson, ex direttore del TG2, ex direttore del Gambero Rosso Channel e de L’Espresso ha assegnato alla coppia il punteggio di 84/100 secondo i criteri di aderenza al tema scelto, complicità di coppia, bontà del piatto, rapporto qualità-prezzo, valore estetico e artistico, dando notevole risalto alla categoria bontà del piatto con 20/20 e al food cost degli stessi.

Ospite della serata anche l’attore Massimo Boldi, grande amante della buona cucina italiana che non è voluto mancare per l’occasione.

Gli ospiti sono stati accolti da un aperitivo creato per l’occasione dallo chef Caputo con: rollino di “non parmigiana”; crema di patate, polpo e kombu; baccalà panato nell’amaranto e gel di carpione; mini cono al basilico con pomodoro; raviolo di zucca fritto e maionese d’acciuga.
La cena ha iniziato con l’antipasto a base di pesce, che lo Chef Gramaglia ha voluto creare in omaggio alla natura immaginando “l’onda circolare che crea un sasso lanciato in mare” riprodotta nel piatto stesso.

Allo Chef Glowig è affidata la creazione del primo piatto “Topolino Vintage” di ravioli cozze, cacio e pepe con pomodoro, con i colori e le forme del celebre personaggio dei fumetti.

A seguire, lo stracotto di manzo “bollito” con aceto di xeres, macarons rafano e aglio nero e per finire il dolce caprese di pomodoro, piatti a cura del resident Chef Alessandro Caputo.

OMAGGIO AD ALESSANDRO NARDUCCI

Nel corso della serata in programma a Roma martedì, 19 marzo 2019, é stato dedicato un momento speciale con un omaggio ad Alessandro Narducci, il giovane chef tragicamente scomparso lo scorso anno, che con la sua passione e la sua abilità aveva conquistato anche i giudici della passata edizione di SINA Chefs’ Cup Contest nella serata di Perugia, ottenendo poi il punteggio più alto insieme a Daniele Lippi.

La famiglia riceverà una coppa speciale e, con l’occasione, sarà istituita una borsa di studio a suo nome, presso la scuola professionale Les Chefs Blancs, per un giovane chef che vorrà intraprendere questo percorso.

La gara SINA CHEFS’ CUP CONTEST è tra coppie di 16 cuochi stellati, ai quali è affidato il compito di creare ricette ispirate al design, per un viaggio di 9 tappe in Italia.

Palcoscenico d’eccellenza della manifestazione, gli alberghi del gruppo SINA HOTELS, che sin dagli esordi hanno abbracciato l’evento, quali interpreti della tradizione squisitamente italiana fatta di storia, cultura, arte, lusso ed eccellenza: SINA Villa Medici a Firenze, SINA Bernini Bristol a Roma, SINA Centurion Palace e SINA Palazzo Sant’Angelo a Venezia, SINA Brufani a Perugia, SINA VIlla Matilde a Romano Canavese (TO), SINA The Gray e SINA De La Ville a Milano, SINA Maria Luigia a Parma, SINA Astor a Viareggio e SINA Flora a Capri.

Protagonista delle creazioni dei cuochi, tutte da gustare, è quest’anno il design: dopo l’arte, i film, le fiabe, i fumetti, la moda e la musica nelle edizioni precedenti, ora l’ispirazione per la creazione di ricette inedite e originali è proprio dettata da forme, colori, progettazione, stili, per una gara di show cooking a coppie in 9 tappe.

Le cene-evento – in programma il 19 marzo a Roma, il 26 marzo a Perugia, il 14 maggio a Viareggio, il 18 giugno a Romano Canavese (Torino), il 16 luglio a Venezia, il 24 settembre a Firenze, l’8 ottobre a Parma e il 22 ottobre a Milano, con la finale a seguire – sono veri e propri spettacoli dal vivo, durante i quali il pubblico potrà ammirare e degustare i nuovi piatti creati per l’occasione dai grandi chef, come: Mauro Buffo, Igles Corelli, Umberto De Martino, Giovanni Di Giorgio, Davide Figliolini, Michelino Gioia, Oliver Glowig, Paolo Gramaglia, Erez Ohayon, Stefano Marzetti, Andrea Pasqualucci, Daniele Repetti, Filippo Saporito, Massimiliano Torterolo, Tino Vettorello, Massimo Viglietti.

La competizione nasce proprio dall’idea che, oggi, l’enogastronomia è una vera e propria forma d’arte, con la possibilità da parte del pubblico, in questo caso, di fruire e digerire letteralmente le “opere d’arte” degli “artisti” chef.

E oltre ai grandi nomi nel design come Philip Stark, Gio Ponti, Giugiaro, Le Corbusier, che hanno saputo creare con le loro idee opere famose nel mondo, oggi il design ha contaminato anche i cuochi, che nelle loro creazioni culinarie inventano opere d’arte a base di cibo, da cui è nato il concetto di food design.