«Sono molto felice di aver iniziato una collaborazione con il premio Pavlova – ha dichiarato Dariya Puchkova, direttore del Centro russo di scienza e la cultura a Roma alla cerimonia della premiazione. – E’ un esempio ideale di sinergia tra le due culture, russa e italiana. Pertanto, quest’anno abbiamo deciso di assegnare il premio per il film «I demoni di San Pietroburgo», di cui il regista russo Andrei Konchalovsky ha fatto parte come sceneggiatore, il regista italiano Giuliano Montaldo, invece, ha realizzato il film basato su questa sceneggiatura. Nell’anno del 200° anniversario di Dostoevskij, che ha ispirato i nostri maestri a creare la pellicola, questo fatto è particolarmente simbolico!»
Un eccezionale regista russo ha vinto il cristallo con un ritratto dell’attrice e regista russa Tatiana Pavlova, che ha lavorato in Italia alla metà del secolo scorso, introducendo qui il metodo Stanislavskij. Il premio è stato consegnato al regista dall’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Federazione Russa presso la Santa Sede, l’ex Ministro della Cultura della Federazione Russa Alexander Avdeev, uno stretto amico di Andrei Konchalovsky e un grande ammiratore delle sue opere cinematografiche.
Un altro premiato dell’edizione 2021 è il famoso regista italiano Giuliano Montaldo. Purtroppo, non ha potuto essere presente alla cerimonia, perciò il premio è stato portato allo stesso giorno a casa sua, proprio nel suo ufficio. «Ho la sensazione che Konchalovsky avrebbe fatto questo film meglio di me. Proprio perché è Konchalovsky, – ha commentato Giuliano Montaldo – come vedi, quando un film funziona dal punto di vista dei contenuti, si ritorna sempre a parlare». A consegnare il cristallo commemorativo a casa del maestro è stata un’intera delegazione: gli organizzatori del Premio Tatiana Pavlova e il direttore del Centro Russo a Roma Dariya Puchkova. Il 91enne regista si è commosso fino alle lacrime: «Non avete idea di quanto sia importante per me perché, amo, amo davvero la Russia!»
«Bisogna avere un gran coraggio per creare un film su Dostoevskij – afferma Dariya Puchkova. – Non è soltanto uno dei più grandi scrittori, ma anche una persona con un destino difficile. È stato condannato a morte, anche se la sentenza non è stata eseguita ma sostituita dalla galera: sono gli enormi sconvolgimenti che cambiano vita di una persona. I libri di Dostoevskij rimangono attuali anche nel XX e nel XXI secolo».
Hanno partecipato alla cerimonia anche un allievo di Tatiana Pavlova, il regista al Teatro Greco di Siracusa Antonio Calenda, l’organizzatore del premio, regista Vinicio Ceccarini, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale, il giornalista Stefano Volpi e un giovane regista italiano che ha scritto una ricerca sulla vita di Tatiana Pavlova in Italia Daniele Ceccarini.
Il Premio Tatiana Pavlova nasce nel 2011 ed è intitolato alla memoria della più grande attrice e regista di teatro del novecento. Tatiana Pavlova ha insegnato regia all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma nel 1936, è stata un’eccezionale regista al Teatro della Scala a Milano. Il Premio Pavlova viene assegnato ogni anno per la popolarizzazione dell’arte contemporanea e l’innovazione artistica. Nel corso degli anni è stato assegnato agli artisti di grande prestigio come Andrea Bocelli, a Vittorio Storaro, a Vladimir Spivakov, a Svetlana Zakharova, a Sergei Polunin, a Andrei Kravchuk.